Carlo Conti è stato molto critico nei confronti di una decisione presa dalla Rai. Ecco cosa ha detto su Tale e Quale Show.
In occasione della nuova edizione dello show televisivo I Migliori Anni, Carlo Conti ha rilasciato una lunga intervista per il settimanale Chi. Durante la conversazione, ha chiamato in causa anche Tale e Quale Show. Si tratta di uno dei programmi più seguiti degli ultimi anni. La tredicesima edizione, conclusasi il 3 Novembre 2023 con la vittoria di Luca Gaudiano, ha raggiunto il 22,88% di share.
Il conduttore, però, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In particolare, ha ammesso di non essere stato d’accordo con delle decisioni prese per regolare le dinamiche del talent show. Si è schierato contro il politicamente corretto, esprimendo la sua opinione in modo piuttosto forte.
Carlo Conti deluso: lo sfogo contro il politicamente corretto
Carlo Conti è uno tra i conduttori di maggior successo della televisione italiana. Le sue doti sono molto apprezzate dagli spettatori. È diventato un punto di riferimento per il pubblico e per i concorrenti di Tale e Quale Show. Il programma, nonostante le tredici edizioni, continua ad essere sulla cresta dell’onda. Negli ultimi anni, però, è successo qualcosa che ha fatto storcere il naso al presentatore. È stato lui stesso a dichiararlo in una lunga intervista per Chi.
Carlo Conti ha parlato della questione del “blackface”. Fino a qualche anno fa era normale dipingere il volto delle persone per farle assomigliare ad artisti o personaggi con la pelle scura. Questa tecnica era molto utile per le esibizioni perché consentiva di riproporre brani diventati storici, con un’immedesimazione completa nei cantanti in questioni.
A seguito di numerose lamentele, però, la Rai ha deciso di compiere un passo indietro. Non sarà più possibile proporre tali contenuti in televisione. Tale e Quale Show, di conseguenza, si è dovuto adattare a questo regolamento. Il conduttore ritiene che questo sia un provvedimento senza logica. Ha rischiato di dover dire addio a performance importanti che si rifacevano ad artisti famosissimi e indimenticabili.
Per evitare che ciò accadesse, ha deciso di selezionare anche due concorrenti di colore: “Con l’eccesso del politicamente corretto si perde il senso della logica, dell’equilibrio, della leggerezza e anche dell’intelligenza“. È convinto che queste scelte non facciano altro che proibire. Sarebbe stato meglio trasmettere un messaggio diverso, volto all’educazione, al ragionamento e alla comprensione: “È più comodo vietare che ragionare su certi problemi ed educare, partendo da lontano“.