Per Federica Pellegrini si sta concludendo un anno incredibile, ed ecco che si lascia andare a una confessione commovente sul marito
Impossibile descrivere la montagna russa di emozioni che Federica Pellegrini ha provato negli ultimi mesi. A partire dalla pubblicazione del libro Oro per La nave di Teseo dove ha raccontato gli anni del successo in vasca ma anche i momenti difficili della sua carriera, fino al dolorosissimo addio al nuoto. Per fortuna a sostenerla c’era quello che poi sarebbe diventato suo marito, Matteo Giunta.
I due presto diventeranno genitori, sarà un passo da giganti dopo quello già archiviato del matrimonio. La Divina sulle nozze ha ammesso: “È stata la migliore decisione che ho preso” e poi ha aggiunto: “Non è cambiato molto in realtà ma lo desideravo tanto e lui sapeva quanto fosse importante per me. Sono molto credente, ci tenevo, e lui ha fatto tutti i passaggi tradizionali”.
Matteo Giunta in lacrime per la sua Federica: “Lo ha fatto pochissime volte”
Federica Pellegrini nella lunga intervista concessa a Vanity Fair si è lasciata andare. A ruota libera ha deciso di ripercorrere le tappe che l’hanno portata a un momento particolarissimo della sua vita. A breve diventerà mamma della sua prima bambina: “La scadenza è tra Natale e Capodanno ma potrebbe slittare al 2024. Sarebbe il promo regalo del nuovo anno”. Con lei, a sostenerla ancora una volta, il marito Matteo Giunta, che ha sposato il 27 agosto del 2022 a Venezia.
“Quanto mi conforta pensare che il padre di mia figlia sarà lui! Siamo molto fortunate. Grazie a lui ho capito cos’è il vero amore”, ha detto Federica. I due si sono conosciuti professionalmente prima di innamorarsi. Era il suo allenatore quando il 30 novembre del 2021 decise di lasciare definitivamente il nuoto e la reazione di Matteo fu inaspettata anche per lei: “L’ho visto piangere veramente pochissime volte, sia da fidanzato che da allenatore”.
Un periodo che farà fatica a dimenticare: “L’ultima settimana di competizione delle mie gare è stata una di quelle volte, gli dispiaceva. In allenamento andavo forte, c’è anche la soddisfazione dell’allenatore che sta fuori e vede realizzato un lavoro incredibile in acqua… Che sa che sarà difficile da riproporre a qualcun altro”. La delusione fu cocente: “Il giorno che ho smesso era taciturno, triste, non mi diceva nulla”.