Il rapper si è mosso molto velocemente dopo la comparsa di una foto sui social, intanto Fedez cerca di godersi la vittoria ottenuta a X-Factor
Lo aveva promesso solennemente sul proprio profilo: avrebbe cercato giustizia. Fedez non ha esitato un momento quando gli è stato mostrato un post di cattivissimo gusto apparso sui social network. “Una promessa è una promessa”, scrive in una delle ultime stories di Instagram, rivelando di fatto come la denuncia nei confronti degli utenti fosse già partita.
Parallelamente alle beghe legali, si è occupato anche di preparare al meglio la finale di X-Factor. Alla fine è riuscito a trionfare sul collega e amico Dargen, con la sua Sarafine che ha avuto la meglio sugli Stunt Pilots e su Il Solito Dandy, mentre Maria Tomba si è accontentata del quarto posto. Non si spegne intanto la polemica per la cacciata di Morgan, che dalla Scala dichiara: “La vera musica non è a X-Factor”.
Fedez si muove per vie legali, il motivo della denuncia
Non si è smentito e puntuale tra le sue stories di Instagram è arrivata la foto che immortala la denuncia in primo piano. In un video condiviso sui social aveva spiegato l’intera vicenda, nonostante i più ne fossero già a conoscenza. “Si divertono a fare battute sul mio tumore al pancreas e ad augurarmi la morte. Continuate pure perché non me ne frega un ca**o”, ha spiegato Fedez, aggiungendo che qualche hater ha tirato in ballo anche uno dei suoi due figli.
“Sono consapevole che c’è questo giro di tifosi milanisti, nel momento in cui toccate i miei figli avete un problema bello grande. Ve ne accorgerete”, aveva annunciato e infine è passato ai fatti. Il riferimento è un post apparso su X dove veniva mostrata una foto di Theo Hernandez e Leone, che era tra i bimbi ‘accompagnatori’ nel pregara di Milan-Frosinone di sabato 2 dicembre, con su scritto: “Avete un solo proiettile, chi colpite?”.
“Una promessa è una promessa”, ha scritto invece poco fa, spiegando di esser venuto a capo della faccenda insieme alle istituzioni, individuando i colpevoli, e aggiungendo: “Poi vi posto nome e cognome di questa persona e di quelle che hanno risposto che sparerebbero a mio figlio”.