Una donna ha bisogno di rivelare una verità nascosta a sua figlia, ma non sa proprio come fare. Ecco il consiglio dell’esperta.
Non sempre è facile comunicare con i propri figli, soprattutto quando una verità nascosta da rivelare. Le reazioni possono essere imprevedibili e, spesso, è proprio questa paura a bloccare qualsiasi forma di comunicazione. La situazione si aggrava con il passare degli anni. Si può arrivare al punto di essere tormentati dai sensi di colpa.
Una donna si è trovata proprio in questa situazione. Per cercare di trovare la giusta strategia, ha deciso di scrivere al quotidiano The Atlantic. La sua richiesta è stata inserita all’interno di una rubrica chiamata Dear Therapist. Per ovvie ragioni, ha preferito non rivelare il suo nome.
Una donna ha cercato aiuto in una rubrica di un quotidiano: la risposta fa riflettere
La verità, nella maggior parte dei casi, rappresenta il modo più sicuro per coltivare un legame. Anche se può essere dolorosa, consente di creare un rapporto basato sulla lealtà e sulla fiducia. In caso contrario, si rischia di dare vita a incomprensioni e a fraintendimenti difficili da eliminare. Ovviamente, ci sono rivelazioni più complesse di altre. Il caso della donna in questione è decisamente spinoso.
Nella lettera, ha ammesso essersi fidanzata con un uomo che aveva già avuto due figli da una relazione precedente A seguito di una vasectomia, purtroppo, il diretto interessato non era più fertile. Il desiderio di avere un bambino, li ha spinti a rivolgersi a una banca del seme. Invece di scegliere un donatore sconosciuto, però, si sono rivolti a uno dei figli dell’uomo. Ciò avrebbe consentito al piccolo di avere i geni del papà.
La procedura è andata a buon fine, però, la donna non ha mai avuto il coraggio di dire la verità alla nuova nata: “Nostra figlia ha 30 anni, adesso. Come faccio a dirle che suo padre è suo nonno, suo fratello è suo padre, sua sorella è sua zia e suo nipote è il fratellastro?“. Lori Gottlieb, nei panni di consulente della rubrica ha cercato di aiutarla. A parer suo, l’unico modo per risolvere la cosa è quello di essere completamente sinceri, facendo estrema attenzione alle parole da dire: “Ci sono due verità che tua figlia dovrà assorbire allo stesso tempo: la persona che chiama “fratello” è il suo padre biologico e coloro che chiama “genitori” le hanno mentito per 30 anni“.
Le ha anche consigliato di prendersi la responsabilità dell’accaduto, ma senza esibirsi in profuse scuse. Le giustificazioni, in simili circostanze, non possono portare ad alcun beneficio concreto.