Il riscaldamento globale è in continua evoluzione: danneggerà ancora di più il nostro pianeta. Cosa dobbiamo sapere al riguardo?
Le persone si chiedono come possa diventare la Terra entro la fine del secolo, e forse una idea ce l’hanno già. Per verificarlo è sufficiente guardare una versione aggiornata delle mappe di Köppen-Geiger, le quali anticipano gli effetti del riscaldamento globale sulla Terra fra diversi decenni.
A parlarne in maniera approfondita è Hylke Beck, un professore assistente della King Abdullah University of Science and Technology. Il suo studio internazionale prevede che i cambiamenti climatici si intensificheranno sempre di più con il passare dei decenni. Questa situazione porterà dei cambiamenti mai visti prima in tutti gli ecosistemi. E per dimostrarlo ha valutato i dati dal 1901 fino al 2020.
Come sarà la Terra nel 2099, uno studio lo rivela: ricercatori preoccupati
Il suo team ha preso in causa 67 modelli climatici, mantenendo solo quelli con i tassi di riscaldamento plausibili. Inoltre ha ricavato delle proiezioni riferite a due intervalli di tempo futuri, che si estendono in maniera inevitabile fino al 2099. Il sistema di categorizzazione Köppen-Geiger è stato fondamentale in questo caso, specie perché è uno strumento molto importante per comprendere il clima di tutta la Terra.
Prevede il calcolo delle tipologie di clima: tropicale, arido, temperato, boreale e nivale. Vengono elaborati sulla base di elementi, come la temperatura dell’aria e le precipitazioni per esempio. Inoltre la classificazione è allineata alla distribuzione globale della vegetazione. E come se non bastasse il sistema è utile anche per misurare l’impatto dei cambiamenti climatici. Ma che cosa hanno scoperto dai risultati dello studio?
Gli esiti mostrano una variazione del clima su tutta la superficie terrestre. Modificherà le condizioni ambientali della maggior parte degli ecosistemi. Si prevede che un’area grande quanto l’Argentina, per esempio, passi da polare a fredda nell’arco di soli 28 anni. Questa trasformazione climatica avrà impatti molto pericolosi anche per i servizi ecosistemici e per la sicurezza alimentare. Difatti le zone aride potrebbero portare a nuovi livelli di stress idrico, periodi di siccità lunghi e carenza di cibo ovunque.